venerdì 29 maggio 2009

Azioni indirette

Non posso mettermi a sterminare gli Ailanto che trovo in luoghi pubblici, ho troppo rispetto per i beni comuni, per cui inizio con le segnalazioni a chi di dovere. In questo caso all'assessorato per il verde pubblico di Torino, visto che abbondano gli esemplari di Ailanto sui terrapieni del sottopasso del Lingotto... vedremo se ci sarà una risposta.

Questo il testo del fax che ho inviato (via Faxator, gran servizio!):


Spett.le   Comune di Torino - Assessorato al Verde Pubblico

 

Oggetto: Segnalazione diffusione arbusto invasivo – Ailanthus Altissima

 

 

Con la presente sono ad esporvi la mia preoccupazione in merito alla presenza di esemplari di Ailanto (Ailanthus Altissima) sui terrapieni del Sottopassaggio del Lingotto, questa specie decidua ha ora rimesso a nuovo la sua particolare chioma. 

 

Possiamo notare come la presenza di questi alberi nei suddetti terrapieni sia fonte di copertura di alcuni cartelli di segnaletica verticale del Sottopasso, oltre ad essere una potenziale minaccia per gli automobilisti e pericolo per gli impianti in zona. 

 

Questa specie è universalmente riconosciuta come infestante e dannosa per l'ambiente urbano data la forza delle sue radici e la sua estrema adattabilità , tanto che alcuni esemplari spuntano e crescono in crepe del marciapiede di Via Nizza come comuni infestanti erbacee.

 

Oltre a questo, è una minaccia per l’ecosistema locale in quanto soppianta prontamente altre specie grazie alle tossine allopatiche sprigionate dalle sue radici – oltre che dalla corteccia – e alla rapida crescita che lo porta presto in vantaggio nella competizione per l’irraggiamento solare.

 

Va inoltre aggiunto che nonostante la resistenza delle radici, il tronco è piuttosto esposto a rotture nel caso in cui venga sollecitato ad esempio da tempeste estive.

 

Sono quindi a sollecitare una eliminazione accurata di questi esemplari, i quali si riscontrano anche su Corso Moncalieri all'altezza del ponte Principessa Isabella: la rimozione deve essere effettuata accuratamente con la rimozione completa delle radici di ogni pianta, in quanto il solo taglio del tronco porta ad una veloce ricrescita di polloni dalla crescita incredibilmente rapida. 

 

Per ulteriori informazioni è possibile visitare la scheda del progetto DAISIE promosso dalla Commissione Europea, a riprova del fatto che il problema è sentito a livello internazionale:  http://www.europe-aliens.org/speciesFactsheet.do?speciesId=16970# e sono numerose le zone d’Italia in cui già da tempo si combatte contro questo infestante.

 

Resto in attesa di un vostro cortese riscontro,

Alessandro Piovano