lunedì 25 agosto 2008

L'inizio della fine?

Ieri non ce l'ho più fatta.
Sobillato dalla visione di queste maledette piante in giro per il mio amato e disordinato patio con gazebo estemporaneo, ho tirato fuori sega, falcetto e badile.
In tre sono caduti, ma molti altri ne rimangono ancora.
Sto parlando dell'Ailanto, una cosa indescrivibile, una maledizione, forse la Nemesi dell'umanità.
Ho soltanto iniziato, e non mi fermerò finchè vedrò fogliette lanceolate, puzzolenti e asimmetriche spuntare dal mio amato prato rustico.
Spuntano ovunque, le "rive" - come chiamiamo noi i terreni incolti in collina - sono infestate, le ferrovie iniziano ad accompagnarsi a questi ospiti dalla bocca buona.
Cercando in giro, si trova soltanto gente disperata e pochi metodi efficaci, staremo a vedere chi la vincerà, da qualche parte possiamo iniziare...

2 commenti:

Il Seminatore ha detto...

Senti, lo so che non mi fa onore, ma quando ce vò, ce vò! alcune volte anche io (confesso)l'ho fatto:
Prendi un secchiellino, un pennello e del diserbante marca SECCATUTTO, con cura e odio spennelli le odiate foglie e ti siedi ad aspettare, puoi ripetere dopo 15 giorni e farlo nero.
Se hai paura che gli insetti vengano contaminati usa una busta e nastro adesivo per isolare le foglie dal mondo. Se la pianta è troppo grande, segala e ricicla il legno, poi procedi così per i polloni. In fondo è anche divertente, molto HAHAHAHAHAHAH

Anonimo ha detto...

Fratello, sei veramente fuori come un balcone: abbraccio immediatamente la tua causa!